Colori e Sapori: Italia Grecia

Colori e Sapori

Un po’ d’Italia, un po’ di Grecia!

Cocomero baby – pizza (idea non mia), feta, olive taggiasche, capperi, basilico greco.

Pomodori, cetrioli, cipolla in agrodolce, feta, capperi sottaceto, origano, basilico greco, olio evo.

Colori e Sapori: Italia Grecia

Insalata di pollo

Insalata di pollo
Insalata di pollo

200 g di petto di pollo cotto alla piastra e fatto raffreddare

60/70 g di formaggio tagliato a dadini (pecorino morbido o caciotta o emmenthaler)

3/4 pomodori secchi

2 cucchiai di maionese

insalata verde (lattuga)

una spruzzata di aceto delicato e/o succo di limone

Petto di pollo cotto alla piastra: mettere nella piastra ben calda le fette non troppo sottili con alcune foglie di salvia e pezzetti di aglio, far scottare bene da ambo le parti, spruzzare con limone e girare ogni tanto. Salare e verso la fine della cottura aggiungere un cucchiaio di olio evo e una spruzzata di aceto delicato. Ci vorrà al massimo un quarto d’ora.

In una terrina mettere il pollo tagliato a striscioline, il formaggio a dadini, l’insalata spezzata, i pomodori tagliati a striscioline e condire con la maionese e aceto e/o limone.
Far insaporire prima di servire fredda tenendola un po’ di tempo in frigo o a temperatura ambiente.

Ottima per l’estate ed anche ottimo ri-utilizzo di petto di pollo avanzato.

leggi anche: https://www.matebi.it/2004/03/22/insalata-di-pollo/

Fuoco acceso e … cena

Fuoco acceso

Il camino acceso, la brace per cuocere salsiccette e fettine di grasso-magro [come lo chiamano a Gubbio], tigelline veloci e un’ insalatina di finocchi, arance e olive di Gaeta per finire.

Tigelline veloci: ho impastato nel Bimby farina, acqua, latte, una noce di burro, un pizzico di sale e lievito per torte salate. Ho steso l’impasto sulla spianatoia e ricavato con un coppapasta rotondo dei cerchi, ho lasciato riposare circa mezz’ora. Le ho cotte nel testo caldo tenendo sopra, per due-tre minuti, il coperchio e le ho girate più volte per non farle bruciare. Le ho servite insieme alla carne.

Insalatina di finocchi, arance e olive di Gaeta: finocchi tagliati sottili con la mandolina, arance a fette pelate al vivo, olive nere di Gaeta; il tutto condito con un’emulsione di olio evo, aceto balsamico, sale e succo d’arancia.

Questo si fa con quello che c’era in casa, visto che freddo e raffreddore non permettono di uscire.

Cena di Maria Teresa e Sergio, 9 dicembre 2012

Salade chèvre chaud aux noix

Insalata con crostini di formaggio di capra e noci

Da qualche giorno ho in mente di farla nel ricordo delle tante volte che l’ho mangiata in Francia.
Ci si deve accontentare un po’… non la baguette francese, ma una “frusta” eugubina e del formaggio di capra non stagionato ed un morbido caprino.

  • lavare l’ insalata: in questo caso ho usato una busta pronta con indivia riccia, indivia scarola e radicchio rosso
  • preparare una vinaigrette ( veramente citronette) con olio evo, un pizzico di sale, succo di limone aggiungendo un cucchiaio di senape con grani ed emulsionando il tutto in una ciotolina con una piccola frusta
  • tritare qualche fogliolina di timo e origano, aggiungere un pizzico di pepe nero
  • tagliare il formaggio di capra a fettine e cospargerlo con il trito; il caprino morbido l’ho amalgamato con le erbe
  • tagliare il pane a fettine alte circa un centimetro, farlo tostare leggermente in una griglia da fornello, mettere sopra ad ogni fetta una nocciolina di burro e il formaggio, passare per 2 minuti sotto al grill del forno
  • nel frattempo condire l’insalata con la citronette in un piatto largo (da pizza) aggiungendo i gherigli di noce
  • disporre sopra i crostini caldi e servire subito

…  et voilà!

 Il risultato ed il sapore non erano proprio male!

Curiosità: ho scoperto da Wikipedia che
Il nome deriva da un flaconcino privo di tappo, di vetro o di porcellana, in genere dipinto con un mazzetto di fiori e a volte illuminato con decori in oro, che era destinato ad accogliere un batuffolo di cotone, impregnato di aceto aromatico. Nell’Ottocento se ne produssero in argento, anche forma di pesce, con le squame snodate e la grande bocca aperta, per contenere il cotone con l’aceto. La funzione della vinaigrette era di far rinvenire da uno svenimento improvviso, accostando il batuffolo con l’aceto alle narici. Il condimento che oggi si utilizza conserva il forte aroma, prodotto dall’aceto mescolato a spezie.