MARMELLATA di MELE COTOGNE 2020

Marmellata di mele cotogne 🍏
Terminata la produzione 2020!
Per i vasetti in foto:
1500 g di cotogne a pezzetti
1125 g di zucchero (750 grammi per ogni chilogrammo)

un limone bio (ho usato la buccia e il succo di mezzo limone)
uno/due bicchieri di acqua
Lavare molto bene le cotogne dopo averle tenute anche in acqua in una bacinella. Togliere le parti rovinate se ci sono e sbucciare in parte, fare dei tocchetti: non tagliare la mela a spicchi perchè all’interno è dura ed è molto più complicato fare questa operazione, oltre al fatto che si possono disperdere dei “puntini neri” che sono vicino ai semi. Arrivare vicino al torsolo fin quando si sente la polpa più dura e granulosa: questa parte è meglio non metterla. Grattugiare la buccia di limone bio ed irrorare con il succo. Coprire di zucchero ed acqua e lasciar riposare almeno due ore.
Cuocere in pentola con fondo pesante per circa 30 minuti, frullare con il minipimer e continuare la cottura finchè si nota la formazione della marmellata facendone scendere un cucchiaino su un piattino.

Le produzioni degli anni passati: https://www.matebi.it/tag/mele-cotogne/

Marmellata viene dal portoghese marmeleiro, “cotogno”, una forma dissimilata del latino melimēla, (“mela dolce”), a sua volta dal greco antico: μελίμηλον, melímēlon («melo innestato nel cotogno»)
fonte: Wikipedia

Marmellata di cotogne 2019

Marmellata di cotogne 2019

Ho fatto così: le ho sbucciate e tagliate a piccoli pezzi irrorandole con succo di limone. Un po’ di bucce sane le ho bollite su un pentolino a parte per avere più pectina e ho messo l’acqua filtrata nelle mele (circa un bicchiere e mezzo/due). Non so se questo processo sia giusto, ma ho pensato di sì, visto che nella buccia c’è più concentrazione di pectina. Ho aggiunto lo zucchero e un po’ di acqua ancora e mescolato. Ho lasciato riposare 2-3 ore e poi ho cotto facendo bollire circa mezz’ora.
All’inizio e durante la cottura ho frullato ogni tanto con la frusta ad immersione per completare alla fine.
Dosi:
1900 g di mele pulite a tocchetti
1300 g di zucchero
il succo di un limone

Purea di mele al rhum con marmellata di cotogne

Sbucciare e tagliare a dadini due-tre mele golden, metterle a cuocere con un pochino di acqua in una padella larga. Attendere che diventino morbide e schiacciarle bene con una forchetta.
Sfumare con del buon rhum e cuocere ancora un paio di minuti.

Aggiungere un bel cucchiaio di marmellata di cotogne. Mescolare e lasciar raffreddare.
Al momento di servire eventualmente riscaldare un pochino nel microonde.

purea di mele al rhum

Riferimento: Menu di terra

Marmellata di mele cotogne e succo d’uva

Ai miei lettori: … avrete capito che questo è l’anno delle marmellate…

Sono arrivate delle altre mele cotogne e dell’uva molto dolce e buona, bianca e nera.
Ho raccolto un po’ di notizie su come fare da amici e nel web e riassumendo il tutto è venuta fuori la mia nuova marmellata.
Ho seguito il solito procedimento per la pulitura delle mele cotogne, anche, se stavolta ho ottimizzato meglio il lavoro. Dopo averle tenute a bagno, pulite bene con lo spazzolino, tolto qualche punto scuro, le ho messe a cuocere insieme ad una mela Delicious  con poca acqua e limone per pochissimo tempo (una decina di minuti circa): in questo modo le mele non si sono subito “spappolate”, ma solo ammorbidite.
Le ho lasciate raffreddare… un’intera mattinata perchè questo lavoretto l’ho fatto prima di andare a scuola… e poi ho potuto togliere più facilmente il torsolo.

Le ho fatte cuocere ancora e, nel frattempo, ho selezionato i chicchi d’uva, precedentemente tenuta a bagno e sciacquata più volte. Poi ho ricavato il succo d’uva con la centrifuga per frutta e verdura.
A questo punto ho pesato il passato di mele (3400 gr) e misurato il succo d’uva (500 ml). Ho considerato che potesse andare bene circa 1600 gr di zucchero, seguendo le proporzioni di 470 gr per ogni chilo di mele.
Nella pentola a fondo pesante e con lo spargifiamma sotto, ho messo prima un bello strato di zucchero, poi la polpa di mele, ancora lo zucchero, la polpa ed infine il succo d’uva.
Piano piano ho lasciato cuocere a fuoco molto basso e, quando la marmellata ha cominciato ad acquisire densità, sono stata molto attenta a non farla attaccare rimestando spesso.

Quindi invasatura della marmellata bollente nei vasetti sterilizzati e “rovesciamento”… solito sistema del raffreddamento lento “sotto le coperte” come nella precedente ricetta.

Ecco i vasetti: … arriva foto… non appena avrò ritrovato il cavetto della mf…

Marmellata di mele cotogne e succo d'uva