Incontro con Sergio Tardetti

Ieri è stato un giorno speciale per Sergio ed anche per me! Grazie a tutti!

Sabato 3 giugno 2023
Incontro con Sergio Tardetti
Come definire le sue poesie?
REALISMO LIRICO INTROSPETTIVO
“Scrivo poesie per pagare i miei debiti con il mondo”

  1. COLLEZIONISTI DI NUVOLE (2023)
  2. LA MI PERUGIA (2020)
  3. RITRATTI DI SCONOSCIUTI (2018)
  4. UMBRIA OMAGGIO IN VERSI (2017)
  5. ANTOLOGIA “RIFLESSI” (2015).
    Grazie al Comune di Gubbio nella persona dell’Assessore Simona Minelli per aver portato i saluti istituzionali e per il suo intervento.
    Grazie al Teatro della Fama per aver DATO VOCE alle poesie di Sergio
    Grazie alla Biblioteca Sperelliana per averci ospitato.

Sono tornato – Sergio

Dopo un’assenza durata fin troppo, sono tornato e mi piace ricordarlo con questi versi per ringraziare la mia rosa del mattino e della sera…
SONO TORNATO
Sono tornato per rivedere la mia città
Per rivedere la mia casa sono tornato
Sono tornato, andrò ad accendere la lampada
Dei sogni, perché si sappia da lontano
Che io sono tornato. Andrò a cogliere la rosa
Che si affaccia dalla siepe dell’orto
Mio padre l’ha piantata, l’ha curata
Come si prende cura di un figlio, con dolcezza
E l’ha lasciata a me, perché anch’io ne prenda cura
Me l’ha lasciata perché il suo ricordo
Non vada perso, il ricordo delle sue mani
Che dissodavano la terra, piantavano le rose
E potavano gli alberi d’olivo.
Sono tornato, infine
Per rivedere il tuo volto, leggere nel tuo sguardo
Quella risposta alla domanda che mi porto dentro
Sono cambiato? Me lo diranno i tuoi occhi
Sgranati dalla meraviglia, o sorridenti
Perché infine, mia rosa, anch’io sono tornato
© Sergio Tardetti 2021

rosa del mattino e rosa della sera
rosa del mattino e rosa della sera
rosa
le nostre rose

2 LUGLIO 2019

Oggi è il nostro anniversario di matrimonio, sono trascorsi 31 anni da quel 2 luglio del 1988. 31 anni con tutte le loro gioie, i loro dolori, i loro ricordi. Ne abbiamo fatte tante di cose, ne abbiamo vissute tante, eppure questo tempo è volato via leggero, tanto da non rendercene conto. Voglio dedicare a Teresa la poesia che ricorda quel giorno e che, come sempre, festeggeremo a metà, perché capita sempre in tempo di esami. Qualche sera fa, tornando a casa, passava per la radio una canzone, quella che entrambi, l’uno all’insaputa dell’altro, abbiamo scelto come la “nostra” canzone. Voglio chiudere con le sue parole: “A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei” …

DUE LUGLIO

Mi chiese se volevo rispettarti
Amarti, perdonarti, preoccuparmi, 
Per quanti anni ci fossero concessi

“Sì”, fu la mia risposta, troppo breve
E con quel tono un po’ di circostanza
Ma c’era il luogo e l’ora che incombeva

E quella folla in fibrillante attesa
Pronta a sciogliersi in lacrime e in abbracci
E a chiedere insistente un nostro bacio

Suggello di un’impresa troppo audace
Che prendeva l’abbrivio in quell’istante
Per arrestarsi al termine del Tempo

Avrei voluto dire altre parole
Oltre quel sì, ma forte l’emozione
Mi stringeva la gola e tratteneva

I pensieri già pronti a traboccare.
E poi quel luogo che non ci consente
Altre risposte o ammette altre domande

“Sì”, fu la tua risposta, lo ricordo
Come se fosse adesso, scandita
In mezzo al mormorio di quella gente

Ferma, decisa, un gesto di coraggio
Come ne occorre a volte nella vita
Per andare oltre l’uno ed oltre il due

Poi mi chiese di prendere l’anello
E mettertelo al dito, risplendeva
Sotto la luce di un fervente luglio

Fu in quell’istante che si fermò il tempo
A separare passato e presente 
L’uno non era più, l’altro c’è ancora

E ogni giorno quel giorno si rinnova

© Sergio Tardetti 2019