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Giornata della memoria … per non dimenticare

Martedi 27 Gennaio 2004 ore 07:31:16

Voi che vivete sicuri
Nella vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no…
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno…

da “Se questo è un uomo” di Primo Levi

Non potevamo immaginare che l’umanità ci avesse abbandonato e ci lasciasse morire qui. «Buttateci cibo, assassini, tutti assassini!» gridavamo verso il cielo. Ci rubavamo l’un l’altra il poco cibo che avevamo e la madre lo rubava alla figlia e la figlia alla madre…
… Sapevo che nessuno mi avrebbe dato qualcosa, eppure anche ora mi sentivo come mio padre, e neppure quell’inferno poteva cambiarmi. L’unica speranza rimastami era che tanta cattiveria fosse dovuta soltanto alla fame.

da “Chi ti ama così” di Edith Bruck

Auschwitz Son morto con altri cento, son morto ch’ero bambino

Passato per il camino e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento

Nel freddo giorno d’inverno E adesso sono nel vento.Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzioÈ strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento.

Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare

A vivere senza ammazzare e il vento si poserà.

Francesco Guccini, novembre 1964

1 commento

  1. N.N [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 12:25:22]

    Credo che sia una cosa di rilevata importanza ricordare le persone che sono morte ingiustamente per volere di altri uomini che non avevano nessun potere per decidere il destino di questi.terrificante è pensare che ci siano persone che ancora oggi reputino i lagher…GIUSTI!b

    Neo e Telespalla [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 12:23:09]

    E’ bello che anche nella nostra scuola si è parlato di questo giorno ricordando i tanti uomini che sono stati uccisi.Follow the pink rabbit…

    III ALC [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 12:15:14]

    noi non dimenticheremo, neanche voi dovete! oggi pomeriggio si terrà presso la biblioteca “Sperelliana” di Gubbio un incontro con Moni Ovadia, autore di un bel libro sulla Scioah, dove è possibile leggere ciò che accadde in quei terribili anni in modo chiaro e non senza una sottile ironia…

    mattia e giangiacomo [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 12:07:43]

    Siamo contenti che anche la matematica si ricordi delle tante persone uccise nei campi, ma sarebbe ancora meglio se nel giorno della memoria si ricordassero anche i morti dei gulag, delle foibe e delle tante guerre ancora in atto.ps: complimenti per il sito

    Crimi [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 11:37:38]

    NON DIMENTICHEREMO TUTTI GLI UOMINI CHE SONO MORTI TUTTI I BIBMI CHE NON HANNO POTUTO NASCERE:

    kiko e forna [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 11:32:15]

    non ci sono parole per descrivere un dolore del genere… tante cose sono state dette, altre cose sono state fatte …. non dimenticheremo

    ANONIMO [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 11:15:23]

    LA MORTE DELL’ANIMA è DIMENTICARE….PERCHè NON SUCCEDA ANCORA RICORDIAMO ANCHE GLI EVENTI PIù DRAMMATICI,IMPRESSIONANTI,TERRIBILI…!LA VITA è UN DONO,COME TALE DEVE ESSERE RISPETTATO!

    alessandro [Venerdi 30 Gennaio 2004 ore 10:12:26]

    per non dimenticare, per evitare che la memoria dimentichi, per evitare che il treno che la storia ha fermato, riparta

    oggi, con le nuove forme di antisemitismo, dobbiamo usare gli anticorpi che la shoah ci ha fornito. combattere e osteggiare le barbarie, con la cultura e la forza della ragione e della mente.

    da un alunno un po’ somaro

    alessandro

    Filomena Benni [Mercoledi 28 Gennaio 2004 ore 11:07:04]

    La lettura di Levi e di Guccini,ancora una volta , mi hanno fatto accapponare la pelle; dico “ancora una volta” perchè ,in qualità di insegnante (da settembre u.s. in pensione),ogni anno, con i “miei” alunni affrontavo l’analisi e la comprensione delle opere da Lei riportate per far sì che si tramandi nel tempo il ricordo degli orrori vissuti da quella povera gente.

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