UNA VOCE NEL CORO

“Olive comprese” di Andrea Vitali (Mondolibri)

Che Andrea Vitali rappresentasse qualcosa di più di una semplice meteora, nell’affollato cielo della narrativa italiana contemporanea, lo avevo intuito fin dalla lettura del suo breve romanzo “Il procuratore”. Con questa ulteriore prova d’autore, Vitali entra senz’altro a far parte di diritto del “coro” degli scrittori contemporanei italiani. Più che una promessa, è una conferma delle ottime qualità, che hanno decretato il successo di questo narratore di fatti semplici, con protagonisti di paese. E, leggendo le pagine di “Olive comprese”, se ne capiscono anche le ragioni. Innanzi tutto, la forma stilistica, fatta di brevi, ma al tempo stesso densi, capitoletti, al termine di ciascuno dei quali il discorso viene lasciato volutamente sospeso, in attesa di essere ripreso nel capitolo successivo. Poi la ricerca di una “esattezza” linguistica e narrativa, attraverso una scelta appropriata dei termini e di una struttura sintattica rapida ed efficace. Infine la scelta precisa di narrare e descrivere qualcosa di semplice ed abituale, direi quasi quotidiano, facilmente riconoscibile da parte del lettore: il paesaggio e l’ambiente, nel quale ciascuno di noi si immerge, sempre più distrattamente, giorno dopo giorno. Vitali dimostra che non è necessario costruire trame fantasiose, né collocarle in ambientazioni esotiche o in un passato ormai remoto, per parlare ai sentimenti della gente. In fondo, tutto il mondo è paese, e questa per lo scrittore è più di una semplice metafora. La sua scelta di ambientare le storie in un periodo lontano dall’attuale sembrerebbe quasi una scelta di convenienza. Parlare, infatti, di personaggi e storie passate lo mette al riparo dalle tante chiacchiere e pettegolezzi, che potrebbero scaturire dal racconto di avvenimenti recenti. In questi casi entra inevitabilmente in gioco il meccanismo dell’identificazione, la ricerca ed individuazione delle persone adombrate nei personaggi del racconto, spesso un vero e proprio gioco al massacro, che ben conosce chi vive o è vissuto in un piccolo centro di provincia. Un libro capace di trasmettere lo stesso piacere inalterato anche ad una successiva rilettura. Indicato per chi ama la scrittura densa e le atmosfere incantate.

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