GIALLO D’ATMOSFERA

“Il procuratore” di Andrea Vitali – Edizioni Mondolibri

Un giallo senza morti né assassini non mi era mai capitato di leggerlo. Eppure, a guardare bene, questo libro di Andrea Vitali può benissimo assimilarsi ad un giallo, per quelle tracce di mistero che il narratore lascia cadere di quando in quando lungo il sentiero su cui si dipana la storia. Lettere anonime, minacce adombrate, marescialli e preti in azione, un micromondo di sospetti e sospettati, tutto questo serve a rendere l’atmosfera di questo racconto lungo (o romanzo breve) nebulosa e indefinibile, come certe brume che si possono immaginare mentre salgono dal lago e avvolgono il mondo, gli uomini e le cose. La scrittura è ancora alla ricerca di un suo equilibrio, ma la tensione verso l’esattezza è fortemente avvertibile. La narrazione cerca di trascinare l’incauto lettore dentro una fitta ragnatela di avvenimenti, dei quali non sempre si intuisce l’importanza, ma che, alla fine, compongono un quadro dal quale balza fuori in maniera netta la figura del protagonista, il procuratore, appunto, incaricato di riempire di ragazze belle e disponibili le numerose case di tolleranza, particolarmente attive nel periodo in cui la storia è collocata. Un giallo atipico, dunque, ma non troppo, un’opera prima che invita il lettore ad approfondire la conoscenza di questo scrittore, oggi nella piena maturità artistica. Se amate le atmosfere più che le trame, è il libro che fa per voi.

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