Agnello e carciofi in fricassea

Stessa ricetta già fatta in passato, ma con qualche variante.

Al posto del vino bianco ho usato una spruzzata di aceto. Non ho unito i carciofi già cotti alla carne, ma serviti separatamente; ho cotto pochissimo l’uovo battuto con limone, prezzemolo e pepe e poi versato caldissimo sulla carne e carciofi ben caldi anche loro.

Riassumendo: ho tenuto la carne sotto succo di limone per due/tre ore e quindi ho scolato bene.

In padella con olio evo ben scaldato e due pezzetti di aglio ho fatto rosolare la carne quindi l’ho spruzzata con aceto di vino che ho fatto evaporare. Ho tolto l’aglio, salato moderatamente, aggiunto foglioline di timo e lasciato cuocere con un po’ di acqua calda aggiungendone ogni tanto.
Nel frattempo, in una padellina ho cotto i carciofi a spicchi sottili con olio, acqua e sale.

Ho battuto un uovo con succo di limone, prezzemolo essiccato e un pizzico di pepe.

L’ho cotto nella padellina dove avevo cotto i carciofi sempre girando e poi versato caldissimo sulla carne e carciofi ben caldi anche loro e servito subito.

AGNELLO e CARCIOFI in fricassea

Agnello e carciofi in fricassea
Agnello e carciofi in fricassea

In rete si trovano varie ricette, ma io ho optato per questa con alcune varianti https://ricette.donnamoderna.com/agnello-in-fricassea-con-carciofi.

a più tardi la ricetta che ho eseguito!

per due-tre persone:
500/600 g di agnello tagliato a pezzi medi (spalla o cotolette: qui sono cotolette)
4-5 carciofi tagliati in quattro parti ciascuno
mezzo bicchiere scarso di vino bianco
un uovo (ma, volendo, anche due)
olio evo, prezzemolo, un limone (buccia e succo), timo, spicchi d’aglio, sale, pepe

Rosolare i carciofi con poco olio, aglio e prezzemolo e, dopo averli rosolati, spruzzare con vino bianco; salare e pepare moderatamente; cuocere finché non risultino morbidi (io li cuocio in pentola a pressione e, dopo aver fatto evaporare un po’ il vino, chiudo e do 5/6 minuti dal fischio).
Rosolare l’agnello con poco olio e alcuni spicchi di aglio vestito, aggiungere qualche pezzetto di buccia di limone, timo e prezzemolo. Spruzzare con il succo di mezzo limone, rosolare ancora, salare e pepare moderatamente e continuare la cottura, aggiungendo all’occorrenza un po’ di acqua calda. Cuocere con coperchio finché la carne sarà morbida; se dovesse esserci troppo liquido farlo evaporare a fuoco vivo e senza coperchio.
Aggiungere i carciofi e mescolare insieme per 2-3 minuti.
Spegnere il fornello.
In una ciotolina, battere l’uovo con sale, succo e buccia grattugiata di limone, prezzemolo tritato.
Versare delicatamente nella pentola e mescolare senza far rapprendere (se possibile!!) “a frittata”.
Servire subito.

Petto di pollo in fricassea

Da qui (petto-di-pollo-in-fricassea) ho preso la ricetta (anche se già la conoscevo) e rifatta con qualche variante;  in modo simile ci preparo l’agnello.

Per due persone:

  • 1/2 petto di pollo a fette (ho tagliato dalla parte più stretta)
  • 1/2 scalogno
  • vino bianco
  • un tuorlo d’uovo
  • qualche cucchiaio di farina per infarinare la carne
  • 1/2 limone spremuto
  • olio evo
  • foglioline di timo fresco
  • sale e pepe

Scaldare in una padella l’olio e far stufare lo scalogno affettato. Mettere la carne infarinata e rosolare a fuoco vivo da entrambi le parti e delicatamente per non far perdere l’infarinatura, salare, pepare e sfumare con il vino bianco. Cuocere velocemente e mettere le foglioline di timo. 
Nel frattempo battere il rosso d’uovo in un piatto aggiungendo il succo del limone e un pizzichino di sale.
Versare sulla carne l’emulsione di uovo e limone, chiudere il fornello, mescolare delicatamente e servire subito.

Ho servito con dei carciofi a spicchi cotti in padella con olio, aglio, vino bianco.

Agnello in fricassea a modo mio … o quasi

Ho messo in una padella al fuoco dei pezzi di spalla di agnello e scolato, dopo qualche minuto, l’acqua che si era formata … in dialetto umbro si dice “scazzottare”.
Poi, ho aggiunto quattro-cinque spicchi di aglio vestito, due rametti di timo fresco, uno di rosmarino, del finocchio, una foglia di alloro e due cucchiai di olio extravergine di oliva.

Rosolato bene il tutto, ho salato e leggermente pepato, bagnato con del vino bianco che ho fatto un po’ evaporare.
Ho lasciato insaporire così per più di un’ora e, poi, ho portato a termine  la cottura.

Al momento di servire ho battuto un uovo con un pizzico di sale  e il succo di mezzo limone di Amalfi.

A tavola caldissimo con contorno di verdura cotta: bietola e cicoria catalogna, insaporita con aglio e olio.

… non ho pensato di fare una foto… ora non è più possibile!