ACCIUGHE marinate cotte

Acciughe marinate cotte
Acciughe marinate cotte

Ho voluto provare le Acciughe marinate cotte: nonostante la permanenza in congelatore, un po’ di paura per il rischio anisakis mi ha fatto scegliere un metodo con cottura. Ho letto vari procedimenti in rete e poi ho fatto così:

– quando le acciughe, già pulite, erano quasi del tutto scongelate le ho immerse in un contenitore con vino bianco ed aceto
– dopo circa tre ore ho buttato via il liquido e l’ho sostituito e lasciato ancora un’oretta circa
– ho portato a bollore poca acqua e vino bianco ed aceto in ugual quantità con un pizzico di sale e grani di pepe nero e le ho sbollentate per circa sei minuti
– poi le ho scolate e condite con il succo di un limone, una bella spruzzata di aceto, prezzemolo essiccato, piccole lamelle di cipolla rossa di Cannara, grani di pepe nero e coperte con abbondante olio evo
– In frigo almeno 12 ore per insaporisirsi.

Accompagnate da melanzane grigliate e peperoni arrosto: ottime!

E poi ti viene anche in mente del perchè si chiamino acciughe o alici, ed ecco Wikipedia che ti viene in soccorso:

Acciuga deriva dal latino volgare *apiua o *apiuva per il classico aphyē, dal greco ἀφύη (aphúē), nome di un piccolo pesce. L’esito -cci- da -pj- non è toscano e probabilmente ha subito un passaggio da dialetti liguri o meridionali.

Di origine incerta, ma apparentemente collegata all’origine latina sopracitata, sarebbe il siciliano anciova e il genovese anciôa, legati a loro volta al corso anchjuva o anciua. Confronta anche lo portoghese anchova o enchova, lo spagnolo anchova e l’inglese anchovy.

Il termine alice, di area italiana meridionale, napoletana e siciliana (alici), deriva dal latino allēc (-ēcis) – una salsa simile al garum, fatta con interiora fermentate di pesce – e ancora prima dal greco ᾰ̔́λς (háls) cioè “sale”.

TORTINO di ALICI fresche e PATATE

TORTINO di ALICI fresche e PATATE
TORTINO di ALICI fresche e PATATE

Ingredienti per un tortino basso e rotondo di 24 cm di diametro:
2 patate grandi lessate
circa 20 alici pulite ed aperte “a libro”
un cucchiaio di capperi dissalati
sale, pepe, olio evo, pangrattato, fiore di finocchio

Dopo aver lessato le patate con poco sale, schiacciarle bene con una forchetta e condirle con pepe, olio, fiore di finocchio.
Oleare bene la teglia e cospargere con il pangrattato; disporre sopra le alici a raggiera con la parte esterna rivolta verso il fondo e i capperi; oleare ancora e condire con un bel pizzico di fiore di finocchio.
Ricoprire con le patate livellando ma senza schiacciare, cospargere di pangrattato.
Cuocere in forno preriscaldato a 170°-180° per circa 20/30 minuti.
Rovesciare in un piatto e rimettere in forno per un paio di minuti in modo da far diventare più croccante la crosticina di pangrattato dalla parte delle alici.
Servire tiepido o a temperatura ambiente.
Accompagnare con olive nere condite con olio e finocchio.