Domenica 4 Gennaio 2009, a partire dalle ore 20,00 Il Palazzo del Gusto di Orvieto
conclude la sua partecipazione ad UMBRIA JAZZ WINTER#16
mettendo in scena i maestri macellai dell’Umbria con LA LUNGA STORIA DEI NORCINI, SERATA DI LETTURE AD ALTA VOCE
e
DEGUSTAZIONE FINALE LIBERA,
evento in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia e Confcommercio.
Era domenica anche il 28 dicembre 2003 quando è nato questo blog.
Grazie a chi è passato di qui in questi anni e mi ha incoraggiato, anche indirettamente, ad andare avanti.
Il mio regalo è un nuovo template:
anche se il trasferimento dei miei blog di cucina e matematica
è avvenuto da più di un anno in www.matebi.it
non ho il coraggio di chiudere qui …
Dolce tipico umbro e immancabile tra i dolci natalizi: una storia antica che forse ha origine dall’anguilla del Trasimeno o da un culto pagano con l’adorazione di dei con forme di animali come il serpente.
Gli ingredienti principali sono mandorle, zucchero e albume d’uovo.
Questo nella foto mi è stato regalato… mancano i pinoli ma è comunque ottimo!
Un rotolo di pasta sfoglia rotonda Ricotta 250 gr (ho usato una vaschetta di ricotta Vallelata) Due fette di prosciutto cotto Un porro di media grandezza 80 gr di parmigiano grattugiato
(la quantità dipende dal gusto di ognuno) Due uova
Tre sottilette
Un pizzico di sale, uno di pepe e uno di noce moscata Un cucchiaino di burro
Acqua e poco latte
Pulire il porro fino all’inizio della parte verde, lavare, tagliare a rondelle sottili e tuffare in un pentolino con acqua, latte e sale. Far bollire due minuti e scolare. Rimettere il porro nel pentolino con il burro e far asciugare per pochi minuti al fuoco.
Preparare il ripieno amalgamando bene in una ciotola la ricotta, il parmigiano, le uova, il prosciutto cotto tagliato a listerelle o quadretti, il sale, il pepe e la noce moscata. Incorporare, infine, il porro.
Cospargere la pasta sfoglia già distesa su carta da forno nella teglia con un cucchiaio di parmigiano grattugiato e pezzetti di sottilette. Adagiare il ripieno senza comprimere e infornare a 180° per circa mezz’ora.
L’idea di usare la ricotta mi è venuta frequentando un bellissimo corso di cucina dove era stato preparato un tortino di gobbi.
Ho acquistato dal fornaio la pasta del pane (circa 400 g per una treccia non troppo grande).
L’ho fatta rilievitare una mezz’ora e poi l’ho stesa a rettangolo su carta da forno leggermente unta di olio e appoggiata nella teglia di cottura.
Durante la lievitatura ho cotto della verdura catalogna (6 cubetti surgelati), l’ho strizzata, tagliata con le forbici e ripassata per pochi minuti con olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio.
Ho spolverizzato sopra alla pasta distesa tre cucchiai di parmigiano grattugiato e poi dadini di mortadella, guanciale, pancetta, provolone piccante e caciotta. In ultimo ho aggiunto ciuffetti di verdura.
Ho arrotolato per il lato più lungo. Successivamente l’ho tagliato a metà per il lungo con un coltello affilato e bagnato di acqua. Con i due pezzi ho formato una treccia facendo in modo che la parte tagliata rimanesse il più possibile all’esterno.
Ho chiuso a ciambella. Ho pennellato con un tuorlo d’uovo battuto con un po’ di latte e un pizzico di sale e fatta rilievitare una mezz’ora dentro al forno riscaldato a 50° con al centro un bricchetto di acciaio pieno di acqua bollente. Ho tolto la teglia dal forno per portarlo a 200°, ho infornato e lasciato cuocere per circa 20-25 minuti lasciando sempre il contenitore con l’acqua.
La forma non mi è venuta bene e la foto è proprio brutta, ma assicuro che il sapore è tutt’altra cosa!
Tagliare a pezzi piccoli delle fettine sottili di vitellone. Insaporirle in un piatto con succo di limone e un pizzico di pepe.
Scaldare in una padella un piccolo pezzo di burro e poco olio extra-vergine.
Infarinare leggermente la carne e cuocere rapidamente da ambo le parti. Togliere la carne e metterla tra due piatti. Sfumare a fuoco vivo il fondo di cottura con del marsala secco. Aggiungere a fuoco dolce e solo per un minuto un tuorlo d’uovo precedentemente battuto con un po’ di latte e sale. Versare sulla carne e servire subito.